E’ un santo martire del terzo secolo (subì la morte nel 249 d.C.) che, nelle icone (sopra in una raffigurazione della fine del XVIII secolo), è rappresentato con
Le sue cupole svettano, in linea d’aria, a poche centinaia di metri da quella, assai più famosa, della basilica di San Pietro in Vaticano. Eppure la chiesa ortodossa
Molti storici dell’arte fanno risalire le origini dell’iconografia della Madre di Dio “che dona latte” (in greco Galaktotrophousa) – anche conosciuta con la denominazione più popolare di
E’ una tipologia iconografica piuttosto rara, soprattutto fra le icone antiche: si tratta della Madre di Dio di Akhtyr, che la Chiesa ortodossa festeggia il 2 luglio,
L’archimandrita padre Dimitri Fantini (nella foto durante la celebrazione di una Divina liturgia), rettore della chiesa ortodossa del patriarcato di Mosca a Milano dedicata ai Santi Serafino di
Un appello al tempo stesso accorato ed energico a favore di un dialogo “capace di far apprendere gli uni dagli altri”, senza indulgere ad “esercizi teorici”, soprattutto
È uno degli appuntamenti religiosi più significativi e suggestivi della Russia ortodossa, che si rinnova puntualmente ogni anno con l’inizio del mese di giugno e l’arrivo della stagione
Un’istantanea che suscita emozione anche nell’osservatore più distratto: in Russia, e più precisamente nella città di Tutaev, nella regione di Jaroslavl’, fedeli rendono omaggio alla grande icona di
Non solo la Russia sta riflettendo con attenzione sulle drammatiche vicende dei cosiddetti “Nuovi martiri” del XX secolo. La meritoria opera di ricostruzione storica delle vicende di
Icona di “Cristo sposo” o icona dal titolo “Non piangere per me, o Madre”? Prendendo spunto da una domanda inviata alla redazione da un amico del nostro sito