icona

Raccontare l’icona e il suo “mondo” per avvicinarla a quanti, anche in Italia, ne sono affascinati, interessati o, più semplicemente, incuriositi. E’ questo l’ambizioso obiettivo del progetto culturale “I sentieri dell’icona” che raccoglie, in qualche modo e con gli inevitabili correttivi, l’eredità di un’iniziativa realizzata, tra il 2012 e il 2013, con una serie di documentari e interviste sotto il titolo di “Testimoni dell’icona”. La scelta di non interrompere il dialogo aperto con tanti amici è frutto proprio della consapevolezza – acquisita, come si dice, sul campo – che, malgrado i libri, gli studi, i testi divulgativi presenti in gran numero on line e nelle librerie, sull’icona c’è ancora molto da dire ma, soprattutto, da raccontare. E’ ciò che questo sito tenterà, giorno dopo giorno, di proporre. Partendo da una certezza: comprendere l’icona non significa soltanto affidarsi alla decrittazione degli aspetti storici, artistici, teologici e persino liturgici che sono pure indispensabili e che non possono prescindere dal contributo di studiosi ed esperti. L’icona, infatti, premea, per sua natura, l’esistenza quotidiana di tantissime persone, i fedeli ortodossi naturalmente ma anche coloro i quali, in qualche misura e per un personale itinerario spirituale, ad essa si ispirano. E allora raccontarla significa anche entrare nelle pieghe di una quotidianità non effimera, fatta di riti secolari, di devozioni profonde, di religiosità “di cuore” che cercheremo di registrare attraverso le informazioni fornite dai nostri referenti presenti in diversi Paesi del mondo ma, soprattutto, in Russia.

S’intende che questo tipo d’approccio non svaluta né ridimensiona l’importanza del rigore scientifico. Così come icona significa fede viva, altrettanto icona significa esperienza plurisecolare da valorizzare e diffondere con gli strumenti offerti proprio dagli studiosi. E’ uno sforzo importante, giacché lo staff de “I sentieri dell’icona” ha posto come punto di riferimento l’autorevolezza, la competenza, la qualità di chi si occupa di tali argomenti. Il progetto, di per sé, non ha “parrocchie” e non tifa per qualcuno a svantaggio di qualcun altro. Non è schierato – ci si passi il termine politicante – a favore dell’una o dell’altra cordata o di questo e di quel gruppo in cui, vien da dire purtroppo, anche l’iconografia italiana e i medesimi ricercatori si sono spesso sfarinati. Questa agorà virtuale è aperta al contributo di tutti coloro che vorranno esserci, mettendo a disposizione e condividendo le loro esperienze, i loro suggerimenti e, s’intende, le loro critiche.

Poi, naturalmente, in campo al nostro fianco ci sono già tante persone e tanti amici che hanno deciso di credere nella ricchezza e nella originalità di questo percorso. Ciascuno di loro è doverosamente indicato e ringraziato nella sezione “Chi siamo” di questo stesso sito. Ma lo staff non erge steccati o barriere di sorta. Chiunque lo vorrà, anche testandoci giorno dopo giorno, potrà, pur che ne abbia un minimo di contezza, partecipare a quest’avventura.

Da ultimo, due doverose precisazioni. La prima: per ora in questo sito non saranno disponibili documentari o interviste video. L’impegno organizzativo è ingente e, pertanto, non immediato ma, al tempo stesso, il lavoro per arricchire il progetto di quest’indispensabile componente è già in atto. Non siamo, purtroppo, in grado di fornire tempi precisi: la determinazione a recuperare nel modo più rapido possibile anche questo fronte di divulgazione rimane comunque assicurato. La seconda: ogni pagina, ogni contributo, ogni parola presente in questo sito testimonia che, per quanto sia difficile la stagione che stiamo vivendo, esiste tuttora e tuttora è applicata la parola gratuità. Di ciò siamo grati a tutti coloro che hanno scelto di condividere questo percorso,  col solo fine di raccontare le molteplicità dei sentieri che conducono all’icona. E’ scritto, al piede delle pagine del sito, che i contenuti non hanno, come si dice, “scopo di lucro”. Non è una precisazione superflua. E’ un dettaglio decisivo, senza il quale questo itinerario non avrebbe neppure potuto essere pensato. Buona navigazione!

Alessandro Borelli

coordinatore del progetto culturale

“I sentieri dell’icona”