QUANDO L’ICONA DELLA VERGINE DI KAZAN ARRIVÒ NELLO SPAZIO

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Un’icona della Vergine ha viaggiato a 400 chilometri dalla terra. La notizia, riportata anche dal portale “Vatican Insider”, ha fatto letteralmente il giro del mondo.Lo scorso 16 novembre, tre nuovi astronauti si sono uniti all’equipaggio della ISS: la Stazione Spaziale Internazionale. In un video girato poco dopo l’attracco (visibile qui sotto), il team, capitanato daDan Burbank, racconta l’esperienza del volo. Sullo sfondo, accanto alla foto di Gagarin, si nota distintamente l’immagine della Vergine di Kazan. L’icona era stata donata lo scorso marzo dal Patriarca di Mosca al direttore del “Roscosmos”, l’agenzia spaziale russa.L’icona era stata donata lo scorso marzo dal Patriarca di Mosca al direttore del “Roscosmos”, l’agenzia spaziale russa. “Spero che venga presa a bordo della navicella nel viaggio che celebrerà il 50esimo anniversario del primo lancio di un uomo nello spazio”, aveva auspicato il primate ortodosso riferendosi alla missione del Soyuz TMA-24: il modulo che sarebbe partito il 30 marzo per raggiungere l’ISS.Come commenta il blog inglese “Protect the Pope”, “quando il cosmonauta Yuri Gagarin disse che nello spazio non vi erano segni della presenza di Dio, molti suoi compatrioti atei si entusiasmarono. E’ meraviglioso che, a cinquant’anni da quell’impresa storica, sia proprio un cosmonauta russo a portare l’immagine della Vergine nello spazio. Ora, in risposta a Russell e a Dawkins, possiamo dire che nessuna teiera di porcellana orbita attorno al sole. In compenso c’è una bellissima icona della Madre di Dio” a cui possiamo esprimere una preghiera di ringraziamento quando, alzando di notte gli occhi al cielo, “scorgeremo l’ISS muoversi velocemente da un orizzonte all’altro”.

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