L’ICONA: TEOLOGIA ED ESTETICA SECONDO MONSIGNOR SPITERIS (8)
|Monsignor Yannis Spiteris, dal 2003 arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia, è stato, negli ultimi anni, anche per il suo ruolo di componente della Commissione mista teologica per il dialogo cattolico-ortodosso, uno dei protagonisti delle relazioni ecumeniche fra Oriente ed Occidente. Autore di numerose pubblicazioni, ha anche firmato un contributo introduttivo alle Sante icone dal titolo eloquente “Il significato teologico ed estetico dell’icona”. Lo proponiamo, in parti successive, agli amici de “I sentieri dell’icona” nella sezione “Un po’ di storia…”.
di mons. Yannis Spiteris
arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia
amministratore apostolico di Tessalonica
V. INDICAZIONI DI LETTURA PER ALCUNE ICONE
2. L’ICONA DELLA THEOTOKOS O MADRE DI DIO
Ordinariamente la Vergine è rappresentata con il Bambino in braccio. In generale questo tipo di icona di Maria che tiene in braccio il Bambino si chiama Brefocratousa (brefos = bambino; cratousa = che tiene). Teologicamente non si tratta di un’icona di Maria ma di quella dell’Incarnazione. Si tratta cioè della comunione più intima tra l’ipostasi divina e la natura umana rappresentata dalla Vergine. In Maria tutta l’umanità genera Cristo.
IL SIGNIFICATO TEOLOGICO
Il BAMBINO è rappresentato adulto:
- É il Verbo Incarnato. Si scorge il monogramma IC XC ())Ihsou=j Xristo\j = Gesù Cristo).
- É una delle Persone della SS. Trinità: (O w)\n («Colui che è», traduzione greca dei Settanta della Parola ebraica Jahwè).
- É il Maestro: porta il rotolo in mano. É il nuovo Mosè.
- É il Salvatore: rappresentato dalla croce interna al nimbo.
- É il Santo e il Sacerdote: simboleggiato dalla destra benedicente.
La MADRE:
- É la Theotokos (la generatrice di Dio). Porta il monogramma MR QU = Mh/thr Qeou= =Madre di Dio). «Il solo nome di Theotokos contiene tutto il mistero dell’economia della nostra salvezza» (Giovanni Damasceno).
- É la Semprevergine. Simboleggiato dalle tre stelle e dal maphorion, cioè dal veloche la ricopre dalla testa fino ai piedi. Era il vestito delle vergini consacrate.
- É la Tuttasanta = Panaghia (Panagi/a) perché porta in braccio il Tuttosanto.
- É un’icona con significato cosmico. L’unità tra Madre e Figlio richiama alla mente l’unità tra creatore e la sua creatura.
- Ha un significato ecclesiale. Maria è il modello della Chiesa che accoglie con amore il Cristo.
SIGNIFICATO SPIRITUALE
I COLORI
I colori della veste (del mantello = maphorion) sono rigorosamente l’inverso dei rispettivi colori della vesta e del mantello dell’icona di Cristo. La porpora dell’icona di Cristo esprime la divinità, mentre l’azzurro del mantello l’umanità. La Madre di Dio, discendente di Adamo ma divinizzata per grazia, ha le vesti azzurre e il mantello di porpora. Il maphorion le copre il capo, le spalle e talvolta tutto il corpo, lasciando scoperto solo il volto e le mani. I capelli sono completamente nascosti da una specie di cuffia; le orecchie si scorgono appena. Maphorion e tunica sono bordati da galloni colorati più o meno preziosi, spesso dorati.
Le icone più comuni di Maria sono:
- Odighitria («Colei che indica la via). Maria con la mano sinistra tiene il Bambino e con la destra lo indica.
- Eleousa o della tenerezza. Abbandona l’atteggiamento statico proprio dell’Odighitria e lascia trasparire un innegabile senso di affettuosità e di tenerezza espressi dalle guance del Bambino e della Madre che si avvicinano. (Famosa quella di Vladimir).
- Deisis o l’Orante, in atteggiamento di supplica accanto al Figlio seduto al trono.
- Basilissa , o Regina seduta al trono. Si tratta di un tipo di icona antichissimo chetroviamo già nelle catacombe romane.
- Platitera (= «più ampia dei cieli» «Quello che i cieli non possono contenere, il Tuo grembo lo ha contenuto»). La Vergine è in piedi e sul petto porta un medaglione o disco dorato dove è rappresentato Cristo.
(VIII-continua)