LA CHIESA ORTODOSSA RUSSA RIPRISTINA “IL GIORNO DELLA SOBRIETÀ”

Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, nella sessione di venerdì 25 luglio 2014, ha deciso di ripristinare la celebrazione del “Giorno della sobrietà” che, per tradizione, si osservava prima della rivoluzione bolscevica del 1917. D’ora in poi, dunque, ogni anno, il 29 agosto/11 settembre, il clero consacrerà una predica a questo argomento, “celebrando un Moleben per chi è afflitto dal vizio dell’alcolismo”. Il Sinodo ha inoltre raccomandato che “per quanto possibile, in collaborazione con organizzazioni governative e comunitarie, si producano pubblicazioni e si svolgano attività volte a incoraggiare uno stile di vita sobrio”. Alla riunione del Sinodo è stato approvato il testo delle “Concezioni della Chiesa ortodossa russa per il rafforzamento della la sobrietà e la prevenzione dell’alcolismo”. È stata anche progettata una preghiera speciale “per chi soffre dei malanni dell’alcolismo e della tossicodipendenza”. La proposta della riattivazione del giorno ecclesiale della sobrietà era stata avanzata del metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna.

Il Giorno della Sobriet
Dal punto di vista storico, la prima di queste commemorazioni è da ricondurre al Santo Sinodo direttivo del 1913. La scelta della data ha anche un alto valore simbolico: il 29 agosto/11 settembre la Chiesa celebra infatti il giorno della decapitazione di Giovanni il Battista, uno dei giorni di digiuno più severi dell’anno. Il giorno è associato alla morte del grande profeta: dopo una festa caratterizzata dall’ubriachezza, Erode ordinò di tagliare la testa di Giovanni il Battista su richiesta della sua amante e della figlia.