IL VESCOVO E IL MIRACOLO DELLA MADRE DI DIO DEL TOLGA

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Come molte icone, è venerata con una doppia festa, collocata, nel calendario liturgico ortodosso, in date ravvicinate: il 18 luglio e l’8 agosto. Si tratta dell’immagine della Madre di Dio del Tolga, appartenente alla tipologia “della tenerezza”, molto amata anche in Occidente. La sua storia è direttamente collegata a un prodigio avvenuto proprio l’8 di agosto del 1314 quando, secondo la tradizione, la Vergine comparve al metropolita di Rostov, Procoro, in viaggio verso Jaroslavl’. Durante una sosta per la notte non distante dal luogo in cui il fiume Volga confluisce nel Tolga. Intorno a mezzanotte, mentre tutti dormivano, Procoro venne svegliato da una luce, intensa e brillante, proveniente dall’altra riva. Preso il bastone, il futuro santo si diresse verso il luogo da cui quel segnale giungeva attraversando un piccolo ponte: appena fu nei pressi del punto da cui la luce promanava, vide l’icona della Madre di Dio sospesa nell’aria. Attonito per quanto vedeva, si inginocchiò e si raccolse in preghiera. Poi tornò indietro, dimenticando però il suo bastone. Il giorno dopo, al momento della partenza, egli si accorse di averlo perduto: le persone del seguito cominciarono a cercarlo ovunque, ma senza esito. Solo dopo aver rovistato ovunque, il metropolita ricordò di aver lasciato il bastone sull’altra riva del fiume. I servitori gliene domandarono la ragione e solo allora egli rivelò di aver avuto la miracolosa visione: subito un gruppo di loro partì a bordo di un’imbarcazione e, al ritorno, tutti confermarono di avere veduto un’icona della Madre di Dio fra i rami di un albero, accanto al bastone di Procoro.
Quest’ultimo, allora, volle tornare nel luogo del prodigio e qui riconobbe l’immagine davanti alla quale, la notte precedente, si era raccolto in preghiera. Lo stesso tornò a fare subito insieme agli altri che erano con lui i quali, alla fine, decisero di ripulire il bosco e predisporre le fondamenta di una chiesa. E qui avvenne il secondo miracolo: appena la gente di Jaroslavl’ apprese ciò che era successo, accorse in massa. Tutti cominciarono a darsi da fare e nel giro di poche ore i muri della chiesa vennero ultimati. Il metropolita dedicò l’edificio alla Presentazione al Tempio della Madre di Dio, vi collocò all’interno l’icona e stabilì che ogni anno, nel giorno dell’apparizione, se ne celebrasse la festa. Vicino alla chiesa, negli anni successivi, Procoro fece erigere anche un monastero. Morì il 7 settembre 1328.

Nella foto: “Madre di Dio del Tolga”, tempera all’uovo su tavola, Russia, XVIII secolo, 62,5×49 cm, Collezione Banca Intesa Sanpaolo

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