S. SERAFINO DI SAROV, FESTA A 110 ANNI DALLA CANONIZZAZIONE

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Migliaia di persone stanno affollando l’area circostante il monastero di Diveevo, nella regione di Nizhny Novgorod, per partecipare alle celebrazioni solenni dei 110 anni della canonizzazione di San Serafino di Sarov, uno dei Santi più venerati della Russia e dell’Oriente cristiano elevato all’onore degli altari nel 1903, l’ultimo prima della Rivoluzione bolscevica del 1917. I festeggiamenti sono cominciati il 29 luglio con una processione e la pubblica ostensione delle reliquie del venerato monaco la cui vita è ripercorsa nella sezione “Le storie” di questo stesso sito mentre un brano dedicato agli insegnamenti del Santo si trova nella parte riservata a “I documenti”. Un fitto programma di iniziative è stato predisposto dal Patriarcato di Mosca fino al 2 agosto: in esso sono state inserite, fra l’altro, la recita dell’inno akatisto di San Serafino la sera del 31 luglio e la Divina liturgia la mattina dell’1 agosto. Nell’area accanto al monastero è stato collocato un campo per l’accoglienza dei pellegrini in grado di ospitare fino a 5mila persone e attrezzato con tende, letti e punti di ristoro. Qui, fino alla sera del 2 agosto, si alterneranno momenti di preghiera, concerti di musica ortodossa e letture dedicate al Santo. Come ha riferito al giornale “La voce della Russia” il vescovo Vitaly Grudanov, capo del Servizio stampa della diocesi di Nizhny Novgorod, “la mattina dell’1 agosto, nel giorno della commemorazione del venerabile Serafino di Sarov, al termine della Liturgia solenne si svolgerà la cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione di una cattedrale in onore dell’Annunciazione della Santissima Vergine. La costruzione del tempio era stata benedetta ancora dallo stesso Serafino di Sarov”. I festeggiamenti raggiungeranno il loro culmine con l’inaugurazione del Museo del patriarcato russo sulla Piazza delle Cattedrali nella vicina città di Arzamas.

LA VITA
Serafino di Sarov, al secolo Prokhor Moshnin, nacque nel 1754 a Kursk, nella famiglia di un ricco mercante. A 19 anni scelse di compiere il noviziato presso il monastero di Sarovskaya Pustyn dove fu ordinato monaco minore. Tuttavia egli, desiderando condurre una vita più solitaria e più austera, si ritirò per sedici anni in un bosco folto. Vi si recavano persone da tutte le parti della Russia per ottenere dal lui guarigioni e consiglii. Per alcuni anni l’asceta si nutrì solo di decotti di erbe. Per mille giorni e notti pregò stando in piedi su una pietra. Nel 1810 fece rientro nel Monastero Sarovsky. Si spense nel 1833, nella sua cella conventuale, mentre stava pregando. Nel 1903, a distanza di 70 anni dalla morte, fu beatificato. Nel periodo sovietico le sue sante reliquie andarono smarrite e vennero scoperte nel 1991 in uno dei musei di San Pietroburgo. Nello stesso anno furono spostate al complesso religioso di Deevo, nel monastero femminile fondato dal Santo. Da allora migliaia di credenti vi si recano per chinarsi di fronte alle spoglie mortali e chiedergli aiuto e santo consiglio. Gli insegnamenti di Serafino di Sarov sono stati raccolti nel libro “Colloquio con Motovilov” pubblicato anche in Italia da numerose case editrici.

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