DAL ’93 IN RUSSIA 23MILA NUOVE CHIESE. KIRILL: “UN MIRACOLO”
|Sono circa 23mila le chiese ortodosse ricostruite in Russia negli ultimi vent’anni, ovvero dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Lo ha dichiarato il patriarca di Mosca, Kirill, a margine delle solenni celebrazioni per il 1025esimo anniversario del Battesimo della Rus’ che, a Kiev, luogo della conversione nel 988 per mano del Santo principe Vladimir e oggi sotto la giurisdizione dell’Ucraina. Kirill ha parlato di “segni tangibili e incoraggianti di rinascita della fede in tutta la Russia” ricordando che “nulla di analogo si è verificato altrove nella storia dell’umanità”. Il patriarca ha rimarcato il fatto che il vecchio regime comunista aveva agito, in nome di una feroce campagna antireligiosa, distruggendo migliaia di edifici di culto, chiudendo centinaia di monasteri e trasformandone altrettanti in “Musei dell’ateismo” o semplici depositi. “Ciò è accaduto – ha affermato Kirill – in dispregio di ogni principio sociale, politico e persino economico. Ora, però, il mondo deve assistere con gioia e stupore alla ricostruzione di quanto devastato”. Secondo le cifre fornite dal Patriarcato di Mosca, nel 1991 nel territorio russo si contavano solo 7mila chiese aperte e 22 monasteri; oggi ci sono 30mila chiese e circa 1.000 monasteri. Kirill è patriarca di Mosca e di tutte le Russie dall’1 febbraio 1991. È succeduto al patriarca Alessio, scomparso nel dicembre del 2008 a 79 anni dopo aver guidato l’Ortodossia russa fuori dalle contraddizioni seguite alla fine dell’Urss.