LA RARA ICONA DEL “SANTO CAPO DI GIOVANNI BATTISTA”
|L’icona del “Santo Capo di Giovanni Battista” costituisce, fra le tipologie iconografiche, una rarità: tale soggetto, infatti, compare generalmente come “porzione”, o meglio scena” dell’icona di San Giovanni Battista. Il fondamento teologico di ogni opera, infatti, come ha autorevolmente spiegato ai “Testimoni dell’icona” il direttore della Rivista del Patriarcato di Mosca, Sergej Chapnin, “consiste nella rappresentazione del soggetto trasfigurato nella luce di Dio, senza traccia d’imperfezione umana e terrena, semmai con i simboli del martirio”. Nonostante ciò, il “Santo Capo di Giovanni Battista” è diventato col tempo un soggetto popolare in ambito ortodosso e, in particolare, in Russia a partire dall’inizio del XVII secolo. L’icona nella foto, per esempio, appartiene alla Scuola di Jaroslavl’ e, storicamente, costituisce una delle prime “scritte” secondo tale tipologia. Assolvendo a un ruolo anche educativo e formativo dei fedeli, l’iconografo ha comunque posto intorno all’immagine alcune scene della vita del Battista. L’immagine trae spunto dal racconto del Vangelo di Marco, secondo il quale re Erode ordinò la decapitazione di San Giovanni per soddisfare la richiesta della nuora Salome. Quest’ultima, infatti, dopo aver danzato incantando il sovrano e i suoi ospiti, ottenne di veder esaudita qualsiasi richiesta: “Voglio su un piatto la testa del Battista”, disse, secondo il racconto evangelico. E la sua richiesta venne immediatamente appagata.
Nella foto: icona del “Santo Capo di Giovanni Battista”, 1680 circa, Scuola di Jaroslavl’, tempera su legno, 46×38 cm, Jaroslavl’ Art Museum, Jaroslavl’, Russia