RUSSIA, FEBBRAIO 1930: LA PROPAGANDA ATEISTA REQUISISCE LE SANTE ICONE

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Russia, febbraio 1930: nella recrudescenza della lotta antireligiosa del regime bolscevico, alla vigilia degli anni che porteranno alle deportazioni di massa nei campi del Gulag e ai processi politici del Grande Terrore staliniano, nelle città e nelle campagne la popolazione viene invitata – spesso, come racconteranno in seguito alcuni testimoni, con la minaccia delle armi o di arresti – a consegnare ai funzionari di partito le antiche icone custodite nelle case, segno, per la propaganda, della “superstizione” da cancellare ad ogni costo. Le tavole saranno poi, in molti casi, distrutte, dopo essere state spogliate, se presenti, dei rivestimenti preziosi; quelle più pregiate rinchiuse in musei o comunque luoghi non accessibili al pubblico. La foto che pubblichiamo è stata rinvenuta negli archivi dell’Unione Sovietica dopo la sua dissoluzione nel 1991.