IL MONASTERO DI NUOVA GERUSALEMME A MOSCA RIAPERTO ALLE VISITE DEI FEDELI

È uno dei luoghi santi più amati dell’intera Russia e finalmente, dopo anni di attesa, è tornato all’antico splendore. Si tratta del monastero della Nuova Gerusalemme, distrutto dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, è stato così restituito alla venerazione dei fedeli che, a migliaia, lo affollano ogni anno. Un vero e proprio documentario fotografico è stato dedicato dalla parrocchia di San Massimo vescovo di Torino, del Patriarcato di Mosca, che, sul proprio sito istituzionale ha presentato, in traduzione italiana, un articolo pubblicato da “Russian Faith” a firma di Ruslan Ward. Lo proponiamo ai lettori de “I sentieri dell’icona”.

Un monastero unico, la Terra Santa della Russia, fondato dal controverso patriarca Nikon nel 1656, è stato finalmente ricostruito presso Mosca.

Il monastero di Nuova Gerusalemme, incredibilmente bello, architettonicamente unico e storicamente significativo, ha occupato un luogo di venerazione unica tra i russi durante i suoi 350 anni di storia. Qualche anno prima della rivoluzione, era visitato da circa 35.000 persone ogni anno. Era stato originariamente fondato nel 1656 dal patriarca Nikon, che lo costruì per imitare strutturalmente e tematicamente la chiesa del Santo Sepolcro di Cristo a Gerusalemme. Ciò fu fatto in modo che i russi che non potevano compiere il lungo pellegrinaggio a Gerusalemme potessero avere un assaggio del santuario più venerato del mondo cristiano.

Fu demolito dall’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. Il restauro, seguito negli ultimi anni dal primo ministro russo Dmitrij Medvedev, ha richiesto decenni, è stato finalmente completato nel 2017 e ora un gioiello della Chiesa ortodossa russa brilla ancora una volta in tutta la sua gloria. La Cattedrale della Resurrezione è stata costruita come una copia del sito più sacro del mondo cristiano: la chiesa del santo sepolcro di Cristo a Gerusalemme

Inizialmente, la cattedrale aveva 14 recinti. Nei secoli XVIII-XIX i ricchi pellegrini e i membri della famiglia imperiale ne aggiunsero altri 15.

Un’iconostasi ceramica in cinque dei recinti è stata realizzata da un artista bielorusso di nome Petr Zaborskij

Anche molti dei dettagli degli interni sono stati realizzati da noti maestri della Bielorussia: Stepan Polubes e Ignatij Maksimov.

Le volte centrali sono sostenute da quattro massicce colonne, decorate con figure barocche e affreschi.

La grotta del ritrovamento della santa Croce. Qui c’è un pozzo da cui i pellegrini possono bere l’acqua santa.

Questo monastero divenne una delle mete di pellegrinaggio più popolari nel XIX secolo fino all’inizio del XX secolo. Nell’anno 1913, 35.000 credenti lo visitarono.

La roccia dell’unzione è una copia della lastra di marmo che si trova sul luogo della sepoltura di Cristo.

Le mura del monastero si estendono per circa 1 km

I dipinti e le icone nelle chiese del monastero raffigurano gli ultimi giorni di Cristo sulla terra e la sua risurrezione

Il complesso monastico fu costruito dal patriarca Nikon per quei pellegrini che non potevano fare il viaggio a Gerusalemme

Il recinto dell’angelo, con la pietra arrotondata che era rotolata via dalla tomba nella notte della Risurrezione di Cristo

Foto: Ria.ru