UNITÀ DEI CRISTIANI, IN S. GIOVANNI IN LATERANO A ROMA L’OMAGGIO A RUBLEV

Cattolici e ortodossi uniti attraverso la preghiera e la musica. In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, domenica 20 gennaio 2019, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma – la chiesa sede episcopale del Papa come vescovo della città e della diocesi – è stato eseguito l’Oratorio sacro “Al Signore della Bellezza. Smotrenje lo sguardo” composto da monsignor Marco Frisina, direttore, appunto, del Coro della diocesi di Roma e ispirato alla vita dell’iconografo russo Andrej Rublev canonizzato nel 1988 dalla Chiesa ortodossa. Considerato il più grande pittore di icone, il monaco ortodosso è l’autore fra l’altro dell’icona della Trinità dell’Antico Testamento che raffigura i tre angeli in visita ad Abramo per promettere una discendenza a lui e alla moglie Sara. Definita “l’icona delle icone” nel 1551 dal Concilio dei Cento Capitoli, l’opera (sotto) è conservata presso la Galleria statale di Tret’jakov a Mosca.

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Il concerto di domenica ha visto esibirsi insieme, come riferisce, fra le altre testate, Romasette.it, il coro sinodale di Mosca, diretto dal maestro Alexey Puzakov, il coro della diocesi di Roma e l’orchestra Fideles et Amati. La serata è scaturita da un’idea di monsignor Roberto De Odorico, rettore del Collegium Lateranense “Giovanni XXIII”. Il sacerdote da numerosi anni si reca abitualmente in Russia e partecipa alla divina liturgia presieduta dal metropolita Hilarion di Volokolamsk. «Una sera – racconta – ho scoperto che monsignor Frisina aveva composto un Oratorio sacro in occasione del decimo anniversario della canonizzazione di Andrej Rublëv. Ho quindi contattato i rispettivi direttori di coro i quali si sono detti interessati all’esecuzione, che ha ricevuto la benedizione del metropolita». Il concerto, organizzato con l’ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede Alexander Avdeev, è stato sponsorizzato dal sindaco di Mosca Sergej Sobjanin.

La basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, che ha ospitato il concerto
La basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, che ha ospitato il concerto

L’Oratorio è nato «per mostrare come la bellezza possa salvare e dare all’uomo quello che purtroppo oggi manca, quel respiro e quell’umanità che stiamo perdendo» afferma monsignor De Odorico. Averlo inserito nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani significa vedere «per una sera cattolici e ortodossi uniti non per discutere ma per contemplare», aggiunge il rettore del Collegium Lateranense. Gli fa eco monsignor Frisina, il quale rimarca che l’oratorio «unisce la liturgia paleoslava e il canto cattolico. Questo concerto rappresenta un “ponte”, un momento per comprendere la bellezza dello stare insieme». Sarà anche «una sorta di preparazione» al pellegrinaggio diocesano per sacerdoti e diaconi permanenti, guidato dal cardinale vicario Angelo De Donatis, che si terrà in Russia dal 29 aprile al 4 maggio prossimi. A tutti i partecipanti all’evento è stata consegnata un’immaginetta raffigurante la Trinità di Rublëv con, stampata sul retro, la preghiera che segue:

Santissima Trinità, abbi pietà di noi!

Signore, purifica i nostri peccati;

Maestro, perdona

le nostre trasgressioni;

Santo Spirito, vieni

e guarisci le nostre infermità,

per amore del Tuo nome.