ISRAELE, UN RITRATTO INEDITO DI GESÙ RITROVATO DA UN GRUPPO DI STUDIOSI

Dal deserto del Negev, nel sud di Israele, è spuntato un ritratto inedito di Gesù: lo raffigura al momento del battesimo, con il viso ovale, senza barba, capelli corti e ricci, occhi grandi e naso lungo. La notizia è stata rilanciata in Italia dalla testata Huffington Post, che ha ripreso un’informativa dell’agenzia Ansa. L’immagine, di colore rosso cremisi sbiadita dal sole, potrebbe essere stata dipinta cinque secoli dopo la morte di Cristo, ed è stata identificata nel Battistero del sito bizantino di Shivta. Pubblicata sulla rivista Antiquity, la scoperta si deve al gruppo dell’università israeliana di Haifa, coordinato da Emma Maayan-Fanar. Il ritratto è inaspettato e unico perché rappresenta Gesù in modo diverso dalle immagini tradizionali, che lo raffigurano con lineamenti occidentali e con barba e capelli lunghi, e potrebbe essere la prima scena del suo battesimo trovata in Terra Santa. Il dipinto era stato scoperto negli anni ’20, ma per il cattivo stato di conservazione non aveva attirato ulteriore attenzione. È stato possibile interpretare l’immagine solo di recente, grazie a un caso fortuito: “Ero lì al momento giusto e nel posto giusto, con l’angolo giusto di luce e, improvvisamente, ho visto gli occhi”, ha raccontato Emma Maayan-Fanar.

Il volto ovale e senza barba, capelli corti e ricci, occhi grandi e naso lungo: è il viso inedito di Gesù, così come tracciato nel ritratto che lo raffigura nel momento del battesimo, Roma, 14 npvembre 2018 L'immagine potrebbe essere stata dipinta cinque secoli dopo la morte di Cristo ed è stata identificata nel Battistero del sito bizantino di Shivta, nel deserto del Negev, nel Sud di Israele. Pubblicata sulla rivista Antiquity, la scoperta si deve al gruppo dell'università israeliana di Haifa, coordinato da Emma Maayan-Fanar, 14 Novembre 2018.ANSA/WEB

Il volto ovale e senza barba, capelli corti e ricci, occhi grandi e naso lungo: è il viso inedito di Gesù, così come tracciato nel ritratto che lo raffigura nel momento del battesimo, Roma, 14 npvembre 2018 L’immagine potrebbe essere stata dipinta cinque secoli dopo la morte di Cristo ed è stata identificata nel Battistero del sito bizantino di Shivta, nel deserto del Negev, nel Sud di Israele. Pubblicata sulla rivista Antiquity, la scoperta si deve al gruppo dell’università israeliana di Haifa, coordinato da Emma Maayan-Fanar, 14 Novembre 2018.ANSA/WEB

Come in una sorta di gioco enigmistico-archeologico, allora, i ricercatori hanno unito insieme i tratti sbiaditi e hanno ricostruito il volto: “Guardando con attenzione, abbiamo notato che era il volto di Gesù durante il suo battesimo”. La figura, dipinta sulle pareti dell’abside del Battistero, accanto alla chiesa settentrionale del villaggio, è quella di un giovane dal volto ovale e senza barba con capelli corti e ricci, occhi grandi e naso lungo. A sinistra della figura c’è un altro volto più grande, circondato da un alone, che potrebbe essere Giovanni Battista. Tracce di pittura in tutto l’abside suggeriscono che questi due volti facessero parte di una scena più ampia. La scena del battesimo di Cristo, scrivono gli autori, “si trova frequentemente nella prima arte cristiana e bizantina”. E anche nei dipinti paleocristiani, “Giovanni Battista è rappresentato come una figura più grande di Cristo, sia nell’età sia nelle proporzioni”. Dallo stile del dipinto e dall’epoca di costruzione della chiesa, gli autori ipotizzano che l’immagine “potrebbe essere stata dipinta nel VI secolo dopo Cristo”. Ma non si può escludere che sia stata realizzata prima, forse 200 anni dopo la morte di Cristo, perché il villaggio è stato fondato 1.800 anni fa. Questo dipinto è una scoperta importante, rilevano i ricercatori, “perché appartiene allo schema iconografico di un Cristo dai capelli corti, che era diffuso in Egitto, in Siria e in Palestina, ma scomparso dalla successiva arte bizantina”