SEGNI, SIMBOLI E ALLEGORIE NELL’ICONA: BREVE RIASSUNTO DEI SIGNIFICATI

Si parla spesso della ricca simbologia che accompagna i diversi elementi pittorici che compongono l’icona. Il sito Internet luceortodossa.marcomannino.blogspot.it ha proposto di recente nelle sue pagine un sintetico riepilogo di tali particolari che spesso connotano le differenti tipologie di personaggi, o di scene, raffigurati. Riproponiamo tale documento per i lettori de “I sentieri dell’icona”.

L’iconografia contiene numerosi simboli, segni, allegorie e gesti impressi nell’icona, i quali ci illustrano colui che abbiamo innanzi impresso nell’immagine stessa. Veniamo dunque a conoscere i principali.

La palma

La palma per i Martiri è una immagine proveniente dall’Antico Testamento: il giusto fiorirà come rami di palma (Salmo 91:13) e anche dal Nuovo: Giovanni capitoli 12 e 13, l’ingresso glorioso del Signore a Gerusalemme. Il tempio di Salomone (cfr. 1Re cap. 6 e 7) era ornato da florilegi raffiguranti palme. Il significato della Palma nella simbologia cristiana è dunque triplice: significa giustizia, ossia la santità, la regalità di Cristo e dei cristiani (rapportata agli uomini: la deificazione) e anche la sacralità del martirio come “battesimo di sangue”.

La Corona

La corona è una allegoria della vittoria suprema dei cristiani nel libro della Rivelazione: persevera fedelmente fino alla morte, e ti darò la corona della vita (Apocalisse 2:10). Nei tempi antichi, presso le civiltà pagane classiche, la corona era simbolo di forza, di potenza e di vittoria: gli atleti e i soldati meritevoli venivano premiati con le corone, l’imperatore romano vestiva una corona d’alloro. Nel mondo latino soprattutto, che fin dai primordi riservava al libro dell’Apocalisse un posto speciale nel ciclo delle letture liturgiche, si diffonde l’immagine dei martiri coronati.

L’abito bianco

L’abito bianco è un altro attribuito specifico dei martiri, anch’esso dal simbolismo apocalittico: hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello (Apocalisse 7:13-14). Il rosso, oggidì molto utilizzato per rappresentare i martiri, era in origine attribuito regale (la veste purpurea dell’Imperatore).

Croce

La croce è un attributo di molte figure. I martiri, gli evangelizzatori, e i confessori della Fede generalmente hanno una croce in mano. Una croce su asta, invece, è propria dei santi Pietro e Andrea apostoli, di san Giovanni Battista e di alcuni evangelizzatori (come Cirillo e Metodio).

Abiti liturgici

I vescovi, i sacerdoti, i diaconi e il clero nelle icone indossano i paramenti propri del loro grado, e i colori non sono genericamente importanti.

Abiti delle altre categorie

Specialmente re, dignitari e principi indossano nelle icone gli abiti curiali propri dell’alta nobiltà: non è inusuale vedere gli imperatori e i sovrani vestire il sakkos episcopale: difatti, questo paramento diventa liturgico solamente nel XV secolo, mentre prima era un abito cerimoniale laico di proprietà imperiale.

La nudità

I grandi campioni dell’ascetismo e i Folli in Cristo sono sovente dipinti nudi. San Giovanni Battista, anche se non è dipinto nudo, è raffigurato spesso con la pelliccia di cammello.

Il Vangelo

Detenere fra le mani l’Evangeliario (il libro del Vangelo) o pergamene che citano le Scritture è un attributo di Cristo-Maestro e dei vescovi.

L’armatura

I soldati sono figurati con l’armatura e le armi. Anche alcuni martiri sono raffigurati con l’armatura, memori delle parole di san Paolo: vestitevi dell’armatura della fede.

La Chiesa in miniatura

La chiesa in miniatura (Sion, nel linguaggio liturgico) è uno dei simboli più sfuggenti dell’iconografia, ed è raffigurata in mano ai diaconi e ai benefattori che hanno costruito tante chiese. I diaconi infatti incensano conducendo con sé questo oggetto liturgico: secondo alcuni era anticamente un contenitore delle offerte, secondo altri un tabernacolo eucaristico, secondo altri ancora un contenitore dell’incenso. Oggidì, sebbene è ancora usato, non ha una valenza pratica ma è solo ornamentale. Nel caso l’icona presenti un re o un nobile che offre la chiesa a Dio, il significato è evidente.