SAN PIETROBURGO: LA CATTEDRALE DI S. ISACCO RITORNERÀ ALLA CHIESA RUSSA
|Fra due anni uno dei simboli della Venezia del Nord – la cattedrale di Sant’Isacco a San Pietroburgo – tornerà alla Chiesa ortodossa russa e l’ingresso sarà gratuito. Lo riferisce sul periodico “Russia beyond the headlines” la giornalista Alexandra Guzeva, che ricorda come il sacro edificio costituisca è un esempio di architettura unico nel suo genere. La sua costruzione (o meglio, il totale rifacimento di una precedente chiesa) fu voluta dallo zar Alessandro I, che indisse un bando per scegliere l’architetto al quale affidare i lavori. La costruzione dell’edificio, durata 40 anni, venne affidata all’architetto francese Auguste Ricard de Montferrand. La cattedrale, decantata da scrittori e poeti, fu inaugurata nel giugno del 1858. Nel 1928 ecco la trasformazione in un museo e la prima esposizione dedicata alla costruzione dell’edificio. Durante la Seconda guerra mondiale la cattedrale ospitò le opere d’arte evacuate dai musei locali e messe al sicuro all’interno delle sue mura. Dal 1931 al 1986 accolse anche il pendolo di Foucault più pesante al mondo: un dispositivo che dimostrava visivamente la rotazione della Terra. La cattedrale è dotata di tre altari: quello centrale, dedicato a Sant’Isacco di Dalmazia, quello sul lato sinistro, dedicato ad Aleksandr Nevskij e quello sulla destra, dedicato a Santa Caterina. Tra i tesori più importanti custoditi al suo interno c’è una copia dell’icona della Madonna di Tikhvin.
Fra due anni la cattedrale tornerà alla Chiesa ortodossa russa per un periodo di 49 anni e l’ingresso sarà gratuito: una decisione che ha suscitato polemiche da parte di chi sostiene che la stessa cattedrale verrà privata di un’importante fonte di reddito. Attualmente l’ingresso costa 250 rubli (circa 4,2 dollari), mentre un tour in lingua straniera costa dai 1.000 ai 3.000 rubli (16-50 dollari circa), a seconda del numero di visitatori. Secondo il sito internet dell’Unione dei musei russi, la cattedrale di Sant’Isacco accoglie ogni anno circa 2,3 milioni di turisti per un ricavo di oltre 13 milioni di dollari. Quasi due milioni di dollari sono stati utilizzati per la sua restaurazione, mentre un’altra parte dei guadagni è stata utilizzata per pagare delle imposte. Formalmente la cattedrale continuerà a essere di proprietà della città di San Pietroburgo e dopo il passaggio alla Chiesa ortodossa tutte le spese di restauro saranno finanziate dal Comune