NATIVITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO: UN INNO DAL VESPRO BIZANTINO

Pubblichiamo, attingendo da “Testimonianza ortodossa”, un brano dell’orazione della Divina liturgia bizantina dal Vespro della solennità della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo. La tradizione dell’Oriente cristiano è assai ricca, nelle sue plurisecolari testimonianze, di inni e preghiere. Alcune sono presenti anche nel nostro sito e sono reperibili utilizzando il motore di ricerca interno.

Allietati, Gerusalemme, fate festa, voi tutti che amate Sion. Oggi è stato sciolto l’antico laccio della condanna di Adamo; il paradiso è stato aperto; il serpente è stato annientato: ora infatti egli ha visto colei che un tempo aveva ingannata, divenuta Madre del Creatore. O abisso della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Colei che aveva procurato la morte ad ogni carne, come strumento del peccato, è divenuta primizia della salvezza per tutto il mondo mediante la Theotokos, poiché da lei nasce bambino il Dio tutto perfetto: con la sua nascita egli sigilla la verginità di lei, con le fasce scioglie le catene dei peccati, e sana con la sua infanzia le penose doglie di Eva. Danzi dunque tutta la creazione ed esulti, perché il Cristo è venuto per richiamarla dall’esilio, e salvare le anime nostre.

Hai abitato in una grotta, o Cristo Dio, una mangiatoia ti ha accolto, pastori e magi ti hanno adorato. Si compiva allora l’annuncio dei profeti e le potenze angeliche stupivano, acclamando e dicendo: Gloria alla tua condiscendenza, o solo Filantropo. La tua nascita, o Cristo nostro Dio, ha fatto sorgere al mondo la luce della conoscenza: con essa, gli adoratori degli astri sono stati istruiti da una stella ad adorare te, sole di giustizia, e a conoscere te, Oriente dall’alto. Signore, gloria a te.