LA MILLENARIA “PREGHIERA DI LIBERAZIONE” DI S. CIPRIANO DI CALMIZZI

Il sito padridellachiesa.blogspot.it ha recentemente pubblicato il testo della “Preghiera di liberazione” che la tradizione attribuisce a San Cipriano di Calmizzi (1110-1190) la cui memoria liturgica di celebra nel giorno della morte, avvenuta il 20 novembre del 1190. Proponiamo la versione integrale dell’orazione per gli amici de “I sentieri dell’icona”.

Sovrano Signore, medico degli ammalati e Dio d’ogni consolazione, tu che non vuoi che l’uomo sia oppressodal dolore o malato, ma lieto e perfettamente sano, solleva e compatisci il tuo servo N., caduto in debolezza fisica e giunto a completo scoraggiamento; non trascurarlo, spegni la febbre, mìtiga il dolore, allontana la debolezza. Con la tua parola tu, o sovrano, hai fatto alzare per servirti la suocera di Pietro, febbricitante e terribilmente prostrata; vieni anche ora presso il tuo servo N. e mìtiga il dolore dell’anima e la malattia del corpo. Per mezzo di un angelo tu hai portato fuori dai vincoli della prigione il principe degli apostoli; tu hai liberato Paolo, apostolo e araldo della Chiesa, dalla punizione dell’imperatore Nerone; ora libera il tuo servo N. dal dolore che l’opprime. Tu hai liberato da Patmo e da Artemide il tuo amico che pose il suo capo sul tuo petto, l’amato Giovanni il teologo; tu hai salvato il saggio Noè dal terribile e distruttore diluvio: stendi ora la tua destra invisibile e spirituale e fa’ risorgere il tuo servo N. dall’angoscia. Tu hai liberato da ogni pena e affanno l’ospitale e giusto Abramo; tu hai rialzato dal letame Giobbe che ha combattuto innumerevoli lotte: fa’ alzare ora il tuo servo N. dalla malattia corporale che l’opprime. Tu haichiamato dall’Egitto il legislatore e sommamente giusto Mosè; tu hai salvato il tuo amato figlio Israele dalla pessima e malvagia servitù dell’amarissimo Faraone: aiuta ora il tuo servo N. , spegni la febbre, mitiga il dolore, scaccia maligna debolezza e rialza il tuo servo N. dal letto dei dolori e dal giaciglio dei mali. Tu hai salvato Giacobbe dalla mano di Esaù; tu hai dato la vista a Tobia e gli hai donato la luce; tu hai salvato l’ottimo Giuseppe malamente venduto da esseri fratricidi e malvagi; tu hai salvato dalla mano di Saul il sapiente David, mirabile profeta: tu ora compatisci, compassiona, solleva, custodisci, tieni lontano da ogni male anche il tuo servo N. che giace nella prostrazione e ha bisogno della tua pietà. Tu hai salvato il giustissimo profeta Daniele dalla terribile rapacità dei leoni; tu hai strappato Geremia dal tenebroso e oscuro burrone; tu hai salvato dalla fornace riscaldata sette volte i tre fanciulli Ananìa, Misaìl e Azarìa e hai mutato il fuoco in rugiada: tu stesso allontana anche il tuo servo N.dal dolore che l’opprime.

Tu hai illuminato gli occhi dei ciechi; tu hai purificato le carni dei lebbrosi; tu hai fatto risuscitare i morti: fa’risorgere, fa’ rivivere anche ora e non retribuirci secondo i nostri peccati. Tu hai guarito il paralitico con laparola; tu hai guarito l’emorroissa; tu hai curato l’indemoniato: tu, o sovrano, abbi pietà. Ti prego: muovitia compassione. Ti supplico: abbi misericordia. Ti scongiuro, come magnanimo, non farmi scendere vivonegli inferi, ma tu stesso fammi risorgere con la tua destra invisibile e spirituale. Nostra Signora di Grecia,stendete il vostro manto! Santi tre giovani che avete spento la fornace di Babilonia e santi sette giovani diEfeso, risorti dai morti, date il vostro aiuto! Santi nove martiri che avete operato prodigi in Cìzico, santi diecimartiri che avete lottato a Creta, santi quaranta martiri che avete fatto miracoli a Sebaste, santi trentatremartiri di Roma, santi centonovantanove martiri di Taormina, santi trecentodiciotto Padri ispirati da Dio cheavete dettato dogmi divini a Nicea, san Teraponte di Smirne, san Partenio di Lampsaco, san Giuliano diCesarea, san Leonzio di Tripoli, san Demetrio di Tessalonica, san Giorgio di Cappadocia, santi anargiri Cosmae Damiano, Pantaleo ed Ermolao, Ciro e Giovanni, Sansone e Diomede, Floro e Lauro, sant’Andrònico esanta Atanasìa, santi Gùria, Samonà e Avìv che avete strappato la fanciulla dalla tomba e l’avete riportata inpatria; sant’Acìndino previeni; sant’Antonio proteggi; sant’Elpidifòro fa’ risorgere; sant’Anempòdisto nontrascurare; sant’Agapito del Sinai, san Nicola di Mira, san Basilio di Cesarea, sant’Epifanio di Cipro, san Giovanni Crisostomo, san Gregorio d’Agrigento, san Leone di Catania che hai vinto il mago Eliodoro, santiTirso, Leucio e Filemone, santi Alipio e Procopio, sant’Anastasìa Sciogliveleni, santa Barbara, santa Marina,santa prima martire Tecla, santa Caterina di Alessandria, san Filippo Cacciaspiriti, san Pancrazio di Taorminache hai battuto Falcone e Lissone, santi profeti, apostoli, martiri, monaci e giusti, tutte le potenze celesti deisanti angeli e arcangeli, principati, potenze, cherubini dai molti occhi, serafini dalle sei ali, potenzaincomprensibile della preziosa e vivificante croce, prostratevi, scongiurate l’unico misericordioso Dio perché doni al servo di Dio N. salute, salvezza e liberazione dai mali che l’opprimono; scacciate dal servo di Dio N.la febbre, febbre interna di brivido violento, di brivido breve, di brivido esiziale, malattia funesta,malattia grave, malattia terribile sopravvenuta, inviata e fatta.

Vi esorcizzo, settantadue infermità che ha l’uomo, perché vi allontaniate dal servo di Dio N.; che l’infermità non sia scesa dal cielo, dalle stelle, dal sole, dalla luna, da ombra di nuvola, da gelida aria, da tuono, lampo, terremoto, strepito o collassi, da monti, valli, dirupi o pendii, da colle, campo o pianura, da pietra, acqua, fonte, strada, fiume, campagna,campo, recinto, orto, giardino; che l’infermità non sia venuta a tentare il servo di Dio N.in qualche bivio, in entrate o uscite, bagno, forno, mulino, porta, finestra, tetto, cantinati o cortili. Che qualche incantatore perinvidia non l’abbia eseguita e procacciata per veleno di gelosia, occhio, cattivo augurio, malocchio: noninfiammazione, rigonfiamento, mal di testa o di mani, cuore e piedi. Apparizioni demoniache, miraggi dimorti, anarade e nereidi che volano nelle tenebre: non venite a far opera ingiusta sul servo di Dio N.Non mal di testa, occhi, denti, petto, cuore, mani; non difficoltà d’urina, emorroidi, placenta, colica, dolore di giunture, insonnia o letargia. Vi esorcizzo per tutto ciò che offende il servo di Dio N.; ritiratevi e andatevene nei monti selvaggi, chiunque incombe sul servo di Dio N.e lo danneggia. Ritiratevi e andate via, nei montiselvaggi, non nei capelli, o nel cervello, nel cranio, nella nuca, nella fronte, nelle tempie, nelle palpebre,nella mente, nelle narici, nelle orecchie, nella bocca, nei molari, nelle labbra, nei denti, nel collo, nellescapole, nel petto, nel sangue, nel cuore, in qualsiasi umore, nella spina dorsale, nell’ombelico, nel ventre,nelle ginocchia, vertebre, dita, unghie. Chiunque mai incomba e si nasconda per danneggiare: ritirati e va’via, che non l’abbia fatto un estraneo o un parente, un incantatore velenoso, una strega, un mago, unuomo invidioso. Esorcizzo tutti voi, mali impuri, nel grande nome del Signore nostro Gesù Cristo: per il suoimmacolato capo e la sua potente destra, ritiratevi dal servo di Dio. Ti scongiuro per colui che sospese laterra sulle acque; ti scongiuro per colui che fondò i cieli su inaccessibili orbite; ti scongiuro per il tronoinconcusso di Dio; ti scongiuro per le beate potenze degli eserciti incorporei; ti scongiuro per i quattroarcangeli Michele, Gabriele, Uriele e Raffaele; ti scongiuro per i ventiquattro vegliardi che servono presso il trono di Dio; ti scongiuro per i dodici apostoli: esci e ritirati dal servo di Dio N.e donagli salute, o sovrano Signore, donagli vita, pace, lunghi giorni, affinché sia glorificato il tuo santissimo nome, del Padre, del Figlio e del Santo Spirito; ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amin