ROMA, NELLE CATACOMBE DI SANTA PRISCILLA LA PIÙ ANTICA EFFIGIE MARIANA

Non si sa con sicurezza quale chiesa di Roma sia stata per prima dedicata alla Santissima Madre di Dio, comunque avvenne prima della metà del secolo V: Santa Maria in Trastevere, Santa Maria Antiqua e Santa Maria Maggiore sono tra le candidate. Quello che si sa è che già dai primi momenti, i luoghi di culto cristiano si sostituirono spesso ai templi pagani; regola valida per il culto mariano, come mostra la costruzione di S. Maria Antiqua vicino al Tempio di Vesta nel secolo V e posteriormente di S. Maria in Ara Coeli sulle rovine del Tempio di Giunone e di S. Maria in Cosmedin su quello dedicato a Cerere, dea delle messi e dei cereali. Anche se è probabile che un buon numero delle icone mariane che si venerano a Roma siano arrivate a motivo della persecuzione iconoclasta (726-842), Roma si vanta di possedere alcune delle icone più antiche del mondo, senz’altro anteriori a questa persecuzione.

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Nelle catacombe di Priscilla sulla Via Salaria, si conserva quella che è ritenuta la più antica immagine della Madre di Dio, rappresentata in pittura. L’affresco, riferibile alla prima metà del III secolo, raffigura la Vergine con il Bambino sulle ginocchia dinanzi ad un profeta (forse Balaam, forse Isaia) che indica una stella, per alludere al vaticinio messianico. Nelle catacombe sono rappresentati altri episodi con Maria, come l’adorazione dei Magi e le scene di presepe, ma si ritiene che, precedentemente al concilio di Efeso, tutte queste raffigurazioni abbiamo un significato cristologico e non mariologico.
(da http://cristiano-ortodosso-italiano.blogspot.it)