FRIEDERICH HAAS, IL MEDICO CATTOLICO CHE I RUSSI CONSIDERANO SANTO

Il 10 maggio del 2006, in occasione dell’uscita della sua biografia, il Servizio di informazione religiosa Sir dedicò un ampio articolo a Friederich Joseph Haas, medico cattolico che trascorse la maggior parte della sua vita in Russia dedicandosi all’assistenza ai deportati in Siberia. Un uomo esemplare di cui soprattutto i moscoviti serbano ancora intatta memoria. Riportiamo di seguito il prezioso testo.

È uscita recentemente la biografia di un medico tedesco cattolico, F.J.Haas (1780-1853) che passò la maggiorparte della sua vita in Russia dedicandosi alla cura dei poveri ricoverati negli ospedali e all’assistenza dei condannati alla deportazione in Siberia. Il volume, scritto da G. Marani, professore emerito di storia ecclesiastica al Pontificio istituto orientale di Roma, si intitola “Il santo medico di Mosca. Friedrich Joseph Haas”.
UN RICORDO ANCORA VIVO. Oggi, all’inizio del nuovo secolo, è ancora vivo il ricordo di questo personaggio. Ogni anno, il 2 novembre, il giorno della preghiera per le anime dei fedeli, i credenti cattolici di Mosca si recano sulla tomba di Haas. Da qualche anno a Mosca, è operativa l’istituzione benefica che prende il suo nome. Lo studio cinematografico “Otchiyi dom” (“La casa degli antenati”) ha realizzato un documentario su questo medico. Gli scrittori russi Lev Kopelev e Aleksandr Nezhnii hanno pubblicato i libri “Il santo medico Fedor Petrovich” e “Le porte della carità”. L’arcivescovo Kondrusiewicz ha confermato la preghiera per la beatificazione del medico, processo che ha già avuto inizio presso l’arcidiocesi di Colonia.
HAAS A MOSCA. Il 2003 è stato l’anno delle commemorazioni di F.J. Haas a Mosca. Si sono tenuti molti eventi – una conferenza presso l’Accademia di Medicina, un’anteprima del documentario con l’introduzione del presidente dell’Unione Sovietica M. Gorbachev in televisione e vari eventi ecclesiastici. Tra questi, nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio, si è tenuta la Conferenza dedicata al 150° anniversario, a cui hanno partecipato il cardinale I. Maisner, Mons. H. Moll e l’arcivescovo Kondrusiewicz. L’arciprete V. Chaplin (Chiesa ortodossa russa), A. Yudin (storico) e altri personaggi celebri che hanno presentato relazioni sulla vita del medico. Oggi, la Scuola tedesca di Mosca, l’associazione degli scout di Mosca, le fondazioni, gli enti filantropici e di beneficenza prendono il nome da lui. Uno dei loro obiettivi è quello di tenere vivo il suo ricordo, sviluppare relazioni tra la Germania e i Paesi dell’Est Europa, fornire ai poveri le cose di cui hanno bisogno, aiutare i malati e così via.

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BIOGRAFIA. Friedrich Joseph Haas nacque il 24 agosto 1780 nei pressi di Colonia da una famiglia di medici. Completò gli studi di medicina a Vienna e si interessò in particolar modo di oculistica. Fu molto attivo non soltanto nella pratica ma anche nella teoria – dette grande impulso alla scienza medica, compiendo ricerche sul potere terapeutico delle sorgenti minerali del Caucaso. Lavorò come medico presso alcuni ospedali moscoviti, ma la sua principale attività si svolse nelle prigioni. Fu membro del Consiglio Carcerario Tutoriale e dal 1829 al 1853 fu primario degli ospedali carcerari. Nel 1831 vende tutte le sue proprietà per costruire ospedali per i detenuti. Organizza anche biblioteche per i prigionieri, una scuola per i loro bambini, stampa e diffonde il Vangelo. Donò ai prigionieri tutto ciò che aveva e, per questa sua filantropia, fu chiamato “il santo medico”. In quel periodo, con l’aiuto di Haas, le dure condizioni di vita delle carceri migliorarono notevolmente. Era un professionista che seguiva particolari metodi terapeutici. Secondo lui, le migliori medicine erano il buonumore, il riposo e una dieta moderata. Ma riusciva sempre a guarire i suoi pazienti. Morì il 16 agosto 1853 e fu sepolto nel cimitero moscovita di Vvedenskoe. Alle esequie erano presenti 20000 persone. Dopo la sua morte i detenuti in Siberia ordinarono un’icona di Feodor Tiron, il santo protettore di Haas, per pregare il “santo Fedor”. Dedicò la sua vita agli ‘infelici’. Il modo giusto per raggiungere la felicità non sta nel desiderio di essere felici, ma nel rendere felici gli altri. Nel 1909, nel cortile della casa in cui abitava e dove aveva fondato l’ospedale, fu inaugurato un monumento alla sua memoria, che reca incise alla base le parole “Affrettati a compiere il bene” – il motto di tutta la sua vita. Nel 1910 il nome dell’ospedale di Policy (Haas) fu sostituito con il nome dell’Imperatore Alessandro III. Il ricordo del medico è rimasto nei cuori di tanta gente. Nel 1910 e nel 1911, accanto al monumento furono organizzate gite di bambini, che riunirono un totale di 2600 orfani e scolari. Ma i principali conservatori del suo ricordo a Mosca sono sempre stati i medici, i carcerati e i semplici moscoviti.

Nella foto di copertina: busta con annullo filatelico dedicato dalla Germania al medico Friederich Haas