“LE ICONE NELLA CHIESA, LA NOSTRA FAMIGLIA SPIRITUALE”

Quando entriamo in una chiesa ortodossa, nell’attraversare la soglia siamo invitati a “deporre ogni mondana preoccupazione”. Le icone ci circondano, e noi siamo come accolti da volti circondati di luce, da una famiglia spirituale che accompagna e ci guida verso l’Unico necessario. Noi chi inchiniamo davanti alle icone del Cristo, nostro Salvatore, della Madre di Dio, attraverso cui la Salvezza ci è stata donata, e dei Santi; con deferenza ed amore noi baciamo queste icone. Con questo gesto noi vogliamo significare il nostro desiderio di appartenere al Regno presente e futuro. Venerando il Vangelo, la Croce e le icone noi confessiamo la nostra fede e siamo riuniti dallo Spirito Santo in un’unica comunione, gli eletti del regno e noi viventi, che aspiriamo alla vera Via, alla pace di Cristo, Lui “solo buono ed amico degli umani”. I fedeli, contemplando le icone, vedono raffigurati in esse come propri compagni patriarchi, apostoli, martiri, santi. Tutti questi sono sentiti come presenti e viventi: è con loro che i fedeli partecipano al mistero; co-liturghi degli angeli, cantano: “Davanti alle tue Sante Icone noi contempliamo le dimore celesti, ed esultiamo di una gioia purissima (…)” (quarta ode del canone del mattutino celebrato la Domenica dell’ Ortodossia). E’ importante qui ricordare il ruolo che hanno le reliquie dei Santi nella pietà della Chiesa oriodo ssa. Fin dalla sua nascita, la Chiesa ha raccolto i resti dei corpi dei propri martiri e dei santi, e li ha venerati. La Chiesa ha coscienza che anche dopo la morte, i corpi dei santi conservano quei segni della grazia dello Spirito Santo che li ha pervasi in vita. Per questo la Chiesa offre le reliquie alla venerazione dei fedeli. E’ necessario fare un’osservazione pratica nel parlare della venerazione delle icone e delle reliquie. Le icone dipinte e non protette dal vetro sono fragili e vulnerabili al contatto con diversi agenti chimici. Gli ingredienti di molti cosmetici per labbra o di certe creme possono non soltanto macchiare le icone, ma addirittura intaccarne le vernici ed i colori. Per questo si raccomanda ai fedeli di fare molta attenzione ed evitare tutto ciò che può danneggiare o deteriorare le icone durante l’atto della venerazione.
(Da “Libretto ad uso dei fedeli”, parrocchia ortodossa della Santa Trinità, Parigi, 2003)