DI NUOVO AL LAVORO PER RACCONTARE “IL VIAGGIO DELL’ICONA”

Come tanti amici del nostro sito hanno avuto modo di notare – non perdendo l’occasione, attraverso le caselle di posta elettronica e la pagina Facebook, di “richiamarci all’ordine” – questo spazio web, di solito costantemente aggiornato, ha vissuto un breve momento di stasi. Le molte iniziative condotte in porto durante l’estate, a cominciare dalla straordinaria mostra di antiche icone allestita, con il sostegno della Fondazione MIA Misericordia Maggiore di Bergamo nel suo 750esimo anniversario, all’interno dei monumentali Matronei della Basilica di Santa Maria Maggiore, nel cuore di Città Alta, hanno imposto, in questo primo scorcio d’autunno, una pausa di riflessione. Il gruppo di collaboratori che, con insostituibile costanza, ruota intorno al nostro progetto culturale si è preso, per dir così, una “pausa di riflessione”. Non un allontanamento, ché in tal caso la piccola barca de “I sentieri dell’icona” sarebbe inevitabilmente finita in secca, ma un indispensabile rallentamento dei ritmi per mettere meglio a fuoco gli obiettivi futuri. Che sono tanti e che, come i nostri pazienti lettori avranno modo di verificare già nei prossimi mesi, si avvicinano rapidamente al traguardo. Mostre, convegni, incontri resteranno la cifra costante del nostro modo, condiviso appieno dal comitato scientifico che non si stanca di supportare le nostre iniziative, di divulgare quest’arte straordinaria che, con il trascorrere dei secoli, parla un linguaggio sempre nuovo ai cuori che – pur se magari distanti dalla sensibilità della fede – desiderano ascoltarlo. Lo testimonia bene, ogni volta che le scadenze dell’Anno liturgico ne offrono l’occasione, l’amore per le Sante icone di Papa Francesco il quale anche nell’aula vaticana che ha recentemente ospitato il Sinodo per la famiglia ha voluto campeggiasse un’antica icona mariana finora custodita dai Musei della Santa Sede.

Rieccoci qui, dunque, più determinati e desiderosi di prima, di riprendere, mutuando il titolo di un libro di successo, il racconto del “viaggio dell’icona” nel nostro tempo, nelle nostre comunità, nella nostra società assetata di valori autentici dopo il disorientamento non solo economico provocato dalla lunga crisi degli ultimi anni. Il dialogo, fattosi più silente da qualche settimana a questa parte, riprende ora più fecondo e rigoglioso di prima. I nostri spazi sono a disposizione per tutti coloro – e fino adesso sono stati tantissimi – che desiderano interloquire con noi, anche solo per condividere una comune passione. La stessa che contraddistingue la collaborazione, in regime di reciproca libertà e rispetto delle rispettive professionalità, con Academia Ikon Rus’ di Montichiari (Brescia) e con Giovanni Boschetti, amico fra gli amici, al quale va la gratitudine dell’intera redazione per aver scelto di avvalersi del contributo scientifico del nostro team. Anche per il tramite di Academia, la “famiglia” de “I sentieri dell’icona”, che raggiunge in pratica ogni angolo del mondo, si sta allargando sempre di più. E noi, che stiamo da questa parte del web, avvertiamo più forte la responsabilità di rispondere alle attese con un più intenso impegno e una più concreta testimonianza. Almeno nelle intenzioni, ripartiamo con lo stesso entusiasmo di sempre. E un pizzico di brivido in più. Grazie a tutti!
Alessandro Borelli
responsabile del progetto culturale
“I sentieri dell’icona”