1 SETTEMBRE 2015: CATTOLICI E ORTODOSSI PREGANO PER IL CREATO

La Chiesa cattolica celebra martedì 1 settembre 2015 la prima Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, istituita da Papa Francesco in comunione con la Chiesa ortodossa, che vive questa iniziativa nella stessa data. Quali reazioni dai fratelli ortodossi a questa invito alla preghiera comune per la protezione dell’ambiente naturale? Roberta Gisotti, di Radio Vaticana, ha intervistato l’arcivescovo Gennadios, metropolita ortodosso d’Italia e Malta.

“Come sapete, da molti anni, Sua Santità, il Patriarca ecumenico Bartolomeo si interessa molto ai problemi ecologici. Adesso siamo felici che il Papa esorti tutto il popolo di Dio a pregare per il Creato, perché l’uomo deve avere la responsabilità di rispettare, amare il Creato, l’ambiente e l’uomo che vive in esso. Il Patriarca Bartolomeo e Papa Francesco sono due uomini spinti dalla grazia di Dio e hanno sentito questa grande responsabilità: il Creato non è una conquista dell’uomo, ma è un dono che Dio fa all’uomo. La Chiesa si preoccupa sempre di ogni cosa e vuole che questo preziosissimo dono di Dio sia sempre rispettato in modo particolare, come ha detto Papa Francesco, attraverso la preghiera; il Patriarca Bartolomeo fa la stessa esortazione da tanti anni. Come sappiamo, la Chiesa ortodossa in Italia festeggia questo 1° settembre la solennità nella cattedrale patriarcale di San Giorgio a Venezia, con la celebrazione del Te Deum. Questa è un’occasione per pregare insieme con il popolo ortodosso, con tutti i fedeli, per il Creato che deve essere di pace, di serenità, rispettato e dare speranza a tutti i cristiani ma anche ad ogni uomo di buona volontà. Questo è un grande appello all’unità, un invito alla preghiera. Come dice Papa Francesco la celebrazione della Giornata sarà un’occasione proficua per testimoniare la crescente comunione con i fratelli ortodossi”.
Sua Santità Bartolomeo, chiamato “il Patriarca verde”, ha spianato la strada per questa presa di coscienza che ora trova ulteriore spinta e compimento nell’Enciclica Laudato si’. Come valuta il grande interesse che sta suscitando questo testo anche a livello popolare?
“Sono veramente due fratelli. Credo che questa responsabilità abbia unito il Papa e il Patriarca. Prima di scrivere questa preziosissima Enciclica, il Papa ha detto: “Ho scritto questa Enciclica dopo aver letto tante tante cose sul tema del creato. Il patriarca Bartolomeo – mio fratello – ha lavorato tanti anni attraverso convegni, congressi…”. In questo modo il popolo di Dio è messo in guardia davanti a questo grande problema che non deve rimanere solo ai vertici; deve essere un problema sentito anche da noi: il popolo di Dio, tutti i laici, i sacerdoti, i religiosi, i fedeli dobbiamo pregare rispettare e imparare questa grande arte cristiana di rispettare il Creato”.