TORNIELLI: SE ASCOLTANO I FEDELI, LE CHIESE CAMMINANO VERSO L’UNITA’

“La possibilità per ognuno di celebrare nelle proprie Chiese le festività con i propri riti nello stesso giorno costituirebbe un bel segno. E’ una cosa che chiedono non i capi, non i vescovi ma che chiedono i fedeli. E’ un’esigenza sentita dai fedeli. Quando tutte le Chiese cominceranno ad ascoltare di più il grido dei fedeli, si faranno i passi avanti verso l’unità”. Lo ha dichiarato il vaticanista del quotidiano di Torino “La Stampa”, Andrea Tornielli, in un’intervista pubblicata dal giornale on line sputniknews.com. Tornielli ha parlato commentando la proposta, avanzata da Papa Francesco, di stabilire con gli ortodossi e i protestanti una data comune e condivisa nella quale celebrare la Pasqua (oggi, spesso, le domeniche non coincidono in ragione, in primo luogo, delle discrepanze fra i calendari giuliano e gregoriano seguiti rispettivamente da alcune Chiese dell’Oriente e da quelle dell’Occidente). Il giornalista ha sottolineato che l’idea sarebbe “un passo possibile per aiutare l’unità tra i cristiani. Non è la prima volta che se ne parla. Una proposta del genere era stata avanzata in qualche modo già da Paolo VI a suo tempo. Bisogna anche ricordare che di questo Papa Francesco ha parlato sia con il Patriarca copto ortodosso Tawadros sia con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Sarebbe una grande cosa, soprattutto per quei Paesi, in Oriente, dove i cristiani di vari riti vivono in quartieri vicini cristiani e celebrano la Pasqua in momenti diversi. Secondo me, è una vera assurdità”. Tornielli ha aggiunto che “adesso prima di tutto bisogna trovare un accordo. Ci sono, infatti, tre possibili opzioni: o la Chiesa cattolica torna al calendario giuliano o le Chiese ortodosse assumono il calendario gregoriano, oppure (questa era proposta più condivisa) si sceglie un giorno fisso, la seconda domenica di aprile, per tutte le Chiese. Ma la questione è ancora tutta aperta”.