IL METROPOLITA ZIZIULAS: “CRISTIANI UNITI CONTRO LE SFIDE COMUNI”

(Sir) – Il 1° settembre, giorno dedicato dalla Chiesa ortodossa all’ambiente, diventi per tutti i cristiani una data comune per celebrare tutti i cristiani insieme una Giornata di preghiera per il creato. È il metropolita Giovanni Zizioulas di Pergamo a lanciare la proposta, intervenendo a Roma in rappresentanza del Patriarcato ecumenico e del Patriarca Bartolomeo alla presentazione dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”. È la prima volta che un metropolita ortodosso partecipa alla presentazione di un’enciclica e questa presenza – ha detto il direttore della sala stampa vaticana, Federico Lombardi – è “il segno di una responsabilità comune” verso le sfide che affliggono l’umanità e “il segno di una speranza ecumenica”. Il metropolita ha infatti portato all’assemblea riunita nell’aula del Sinodo “la personale gioia e soddisfazione” del patriarca Bartolomeo per la pubblicazione dell’Enciclica. “A nome della Chiesa ortodossa – ha detto – desidero esprimere la nostra profonda gratitudine a Sua Santità per aver alzato la sua autorevole voce per richiamare l’attenzione del mondo all’urgente bisogno di proteggere la creazione di Dio dai danni che gli uomini infliggono in essa con il loro comportamento verso la natura. L’enciclica arriva in un momento critico nella storia umana e senza alcun dubbio avrà un effetto a portata mondiale sulla coscienza dei popoli”.
L’enciclica di Papa Francesco “è un appello all’unità – unità nella preghiera per l’ambiente, nello stesso Vangelo della creazione, nella conversione dei nostri cuori e dei nostri stili di vita”. “Siamo grati per questo”, ha aggiunto il metropolita. “Credo – ha detto una delle voci più autorevoli del Patriarcato ecumenico – che il significato dell’enciclica “Laudato si’” non si limiti al tema dell’ecologia in quanto tale. Vedo in essa una importante dimensione ecumenica, in quanto porta i cristiani divisi di fronte ad una comune sfida che devono affrontare insieme. Viviamo in un’epoca in cui i problemi esistenziali fondamentali trascendono le nostre divisioni tradizionali e li relativizzano quasi al punto di estinguerle. Guardiamo, per esempio, a quello che sta accadendo oggi nel Medio Oriente: chiedono forse ai cristiani perseguitati a quale Chiesa o confessione appartengono? L’unità dei cristiani in questi casi è di fatto realizzata dalla persecuzione e dal sangue” generando “un ecumenismo del martirio”.